Presenza di acrilammide in determinati alimenti

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La Commissione Europea ha pubblicato la RACCOMANDAZIONE UE 2019/1888 come documento guida per le autorità e gli OSA sul tema dell’acrilammide.

La Commissione Europea ha pubblicato la RACCOMANDAZIONE UE 2019/1888 come documento guida per le autorità e gli OSA sul tema dell’acrilammide.

IL REGOLAMENTO UE 2017/2158

L’argomento era già stato trattato dal Regolamento UE 2017/2158 che istituisce misure di attenuazione e livelli di riferimento per la riduzione di acrilammide negli alimenti.

Il regolamento in questione definisce acrilammide il: “composto organico a basso peso molecolare, altamente solubile in acqua. Si forma a partire da asparagina e zuccheri naturalmente presenti in determinati alimenti preparati a temperature superiori a 120 °C e con bassa umidità.

Alimenti ricchi di carboidrati cotti al forno o fritti, costituiti da materie prime che contengono i suoi precursori, come i cereali, le patate e i chicchi di caffè possono svilupparla.

A tale proposito, il suddetto regolamento elencava i prodotti alimentari per i quali erano necessarie misure di attenuazione.

I PRODOTTI DA MONITORARE

I prodotti alimentari oggetto del regolamento erano:

  • patate fritte
  • patatine, snack, cracker e altri prodotti a base di patate
  • pane;
  • cerali per la prima colazione (escluso il porridge);
  • prodotti da forno fini: (es. biscotti, gallette, fette biscottate, ecc.)
  • caffè (torrefatto, istantaneo) e i succedanei:
  • alimenti per la prima infanzia e alimenti a base di cereali destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, quali definiti nel regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio.

Il regolamento indicava inoltre, per ogni tipologia di prodotto compresa, adeguate misure di attenuazione. Lo scopo era portare i livelli di acrilammide al di sotto dei limiti di riferimento identificati.

LA RACCOMANDAZIONE

Con la raccomandazione UE 2019/1888 del 7 novembre 2019 sul monitoraggio della presenza di acrilammide in determinati alimenti, la Commissione ha voluto approfondire il tema.

Infatti, questo riporta un ulteriore elenco non esaustivo di alimenti da monitorare, al fine di orientare sia le autorità competenti, sia gli stessi operatori del settore alimentare.

Le autorità e gli stessi OSA devono monitorare la presenza di acrilammide anche in prodotti quali prodotti:

  • a base di patate (Rœsti, Crocchette, Pasticcio di patate)
  • da forno (panini, pita, croissant, ciambelle fitte, pancake, ecc.)
  • a base di cereali (muesli, cracker a base di riso o mais, ecc.)
  • Altro (Frutta a guscio tostata, frutta secca, semi oleosi tostati, olive in salamoia, ecc.)

Per l’elenco completo (anche se non esaustivo)  riportato, si rimanda all’allegato del regolamento UE 2019/1888

COSA COMPORTA L’ADOZIONE?

L’adozione della raccomandazione prevede l’abrogazione delle raccomandazioni 2010/307/UE e 2013/647/UE.

Questa raccomandazione rimanda inoltre al regolamento CE 333/2007, relativo ai metodi di campionamento e analisi per il controllo dei tenori di oligoelementi e di contaminanti da processo nei prodotti alimentari. Il rimando funge da guida sia per quanto concerne le procedure di campionamento, sia per l’esecuzione delle analisi in conformità ai criteri stabiliti.

Gli OSA dovranno garantire che l’analisi dell’acrlammide sia eseguita in conformità con le prescrizioni e i criteri di cui all’allegato III del regolamento UE 2017/2158.

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