ADDITIVI ALIMENTARI, RISULTATI 2020 DEL CONTROLLO UFFICIALE E NOVITÀ

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Il Ministero della Salute ha pubblicato i risultati 2020 del piano nazionale sul controllo ufficiale degli additivi alimentari, inserendo anche gli aromi

Pubblicati i risultati del piano nazionale sul controllo ufficiale degli additivi e degli aromi alimentari, compresi gli aromi di fumo, sia come materia prima che negli alimenti, nonché il controllo delle sostanze di cui all’Allegato III del Regolamento (CE) n. 1334/2008.

Il piano, che avevamo già analizzato nello scorso anno relativamente ai risultati del controllo sugli additivi alimentari per l’anno 2019 e che riportiamo nel link alla fine del paragrafo, introduce la prima pianificazione nazionale delle attività di controllo sugli aromi alimentari (AR).

CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ADDITIVI ALIMENTARI, RISULTATI DEL 2019

In particolare, il piano prevede di svolgere le attività di controllo ufficiale sugli additivi alimentari e sugli aromi, sia come materia prima, sia nell’ambito di una verifica di conformità del loro utilizzo come ingrediente.
Tuttavia, l’attività di controllo relativa agli aromi alimentari sarà obbligatoria a partire dal 2021, quindi la relazione attuale, relativa ai dati 2020, contiene i risultati applicabili ai soli additivi alimentari.

I dati trasmessi dai laboratori di controllo ufficiale per l’anno 2020 sono stati:

  • 1903 campioni relativi alle attività di conformità dell’utilizzo di AA nelle produzioni alimentari

I dati trasmessi dalle Regioni mostrano che la maggior parte delle Regioni e Province Autonome ha rispettato i campioni richiesti dal piano, in particolare durante la fase di commercializzazione, più che di produzione.

  • 178 campioni relativamente al controllo dei requisiti di purezza degli AA tal quali

In questo caso, invece, si evince che la maggior parte delle Regioni non ha effettuato i controlli minimi richiesti. Sembra, tuttavia, che uno dei problemi sai stato proprio la difficoltà di reperire alcuni degli AA da controllare.

I risultati

AA nei prodotti alimentari

Come dicevamo, per questa categoria di AA nel 2020 sono stati controllati 1903 campioni, di cui 21 sono risultati non conformi.

Categorie alimentari

Le percentuali di determinazioni analitiche per categorie alimentari sono state:

  • Carne e prodotti a base di carne (24,8%)
  • Bevande (24,4%)
  • Prodotti della pesca (20,1%)
  • Prodotti di confetteria (8,3%)
  • Integratori alimentari (7,1%)
NC riscontrate

Le non conformità riscontrate sono state le seguenti:

  • 11 per anidride solforosa (52 % delle NC)
  • 3 per nitrati (14 % delle NC)
  • 2 per tartrazina (9 % delle NC)
  • 1 per acido ascorbico
  • 1 per polifosfati
  • 1 per acido isoascorbico
  • 1 per acesulfame K
  • 1 per acido sorbico
Le categorie alimentari maggiormente colpite dalle NC sono state:
  • 43% Carne e prodotti a base di carne
  • 38% Prodotti della pesca
  • 9% altri prodotti trasformati
  • 5% Prodotti di confetteria
  • 5% Integratori alimentari
AA come ingredienti

Nel 2020 sono stati analizzati 178 campioni per la verifica dei requisiti di purezza (ricerca di metalli pesanti in conformità al reg. UE 231/2012) e non sono state riscontrare NC.
Quasi tutti gli AA del Piano sono stati campionati, eccetto:

  • E160a (iv) Caroteni derivati dalle alghe
  • E712 Ossidi di ferro e idrossidi di ferro

I più campionati sono stati:

  • Lecitine,
  • Acido citrico,
  • Farina di semi di carrube,
  • Farina di semi di guar, ecc.

I metalli determinati sono stati: piombo, cadmio, mercurio, arsenico, nichel, cromo, zinco, rame.

CONCLUSIONI

In conclusione, il piano è stato soddisfatto per quanto riguarda la ricerca di AA nei prodotti alimentari. Per quanto riguarda il controllo dei requisiti di purezza, attualmente l’attività registra una copertura del 79% delle richieste minime previste dal Piano.

La più alta percentuale di non conformità risulta collegata all’utilizzo dei solfiti nei prodotti alimentari, anche se in netta diminuzione rispetto agli anni precedenti.
È importante sottolineare che l’utilizzo improprio di solfiti per alterare le caratteristiche organolettiche di prodotti alimentari, in particolare carne e pesce, e aumentarne la shelf life, ha un impatto sanitario non indifferente per i soggetti allergici.

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