Il New York Times ha pubblicato un interessante articolo di analisi della correlazione tra l’attuale guerra e l’approvvigionamento del grano mondiale
Articolo del New York Times sostiene che l’attuale Guerra tra Russia e Ucraina potrebbe portare a una lievitazione dei prezzi del grano
L’attacco russo all’Ucraina minaccia di avere conseguenze economiche pesanti, oltre che nel settore energetico, anche in quello alimentare. La presenza di una guerra in quei territori minaccia, secondo la redattrice del New York Times, di interrompere alcune vie commerciali importanti, facendo ulteriormente balzare in alto il prezzo del grano.
Perché ulteriormente?
I prezzi di alcune categorie alimentari avevano già visto un aumento a causa della pandemia, ma adesso rischiano di subire ulteriori rincari.
Secondo il New York Times, Russia e Ucraina insieme produrrebbero circa il 25%del grano mondiale. Ma non solo: i due Paesi fornirebbero a diversi destinatari anche quantità importanti di orzo, olio di semi di girasole e mais.
I prezzi potrebbero crescere sia a causa delle potenziali interruzioni sia fisiche che politiche delle vie commerciali da e verso questi Paesi, sia a causa dell’aumento del prezzo del carburante, necessario per le attività agricole e di movimentazione delle merci.
Questo potrebbe portare a una ulteriore influenza negativa per i mercati alimentari globali e minacciare la stabilità sociale.
Risultati
I risultati di questa guerra potrebbero vedersi tra qualche mese, quando dovrebbe essere prevista la prossima raccolta. Per quel momento, qualora ci fossero problemi di raccolta causati dal perdurare delle operazioni militari, o dei danni subiti dai raccolti, dalle strade e/o dai porti, la situazione potrebbe divenire grave.
Ancora non è possibile fare previsioni, molto dipenderà dalla durata di questo conflitto, dai danni riportati e dai rapporti commerciali che verranno mantenuti o modificati.
Anche Coldiretti nel nostro Paese ha analizzato la situazione del prezzo del grano, che il 24 febbraio risultava in rialzo del 5,7% in un solo giorno. Coldiretti ha verificato l’analisi alla chiusura del mercato future della borsa merci di Chicago, punto di riferimento mondiale delle materie prime agricole.
Secondo la Coldiretti l’emergenza riguarda anche direttamente l’Italia che, in quanto Paese deficitario, importa il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di prodotti da forno, di cui il 5% dall’Ucraina.

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