OZONO E CORONAVIRUS: RIMEDIO, INUTILE O DANNOSO?

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Ozono: trattamento utile, inutile o, addirittura, dannoso per l’uomo? Approfondiamo un po’ l’argomento, lasciando sempre la parola agli esperti

Trattamenti con ozono, raggi UV e vapore sono solo alcuni dei trattamenti di sanificazione di cui si sente parlare in questo momento di prime riaperture dopo il lockdown.

Le imprese desiderano garantire quanto più possibile ambienti sicuri e sanificati e, molti di loro, hanno deciso di affidarsi a fornitori di servizi esterni per l’esecuzione di pratiche di sanificazione.

Una di queste è proprio il trattamento con ozono. Mentre da un lato molti sottolineano l’azione positiva di questa sostanza per la sanificazione, il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità non l’hanno inserito tra i trattamenti utili per la sanificazione degli ambienti potenzialmente contaminati da Coronavirus, COVID-19.

È dunque un trattamento utile, inutile o, addirittura, dannoso per l’uomo? Approfondiamo un po’ l’argomento, lasciando sempre la parola agli esperti.

COS’E’ L’OZONO

L’ozono è una molecola chimica composta da tre atomi di ossigeno.

Ha un alto potere ossidante e viene largamente utilizzato per ossidare gli agenti inquinanti organici e convertire gli inquinanti inorganici a forme insolubili, che possono essere filtrate.

Questa capacità ossidante lo ha reso negli anni molto utile per la disinfezione. Sono noti, infatti, trattamenti con ozono per la sanificazione di:

  • acque (es. acquedotti e piscine) analogamente al cloro,
  • aria (specialmente spore di muffe e lieviti)
  • superfici

Inoltre, negli ultimi anni, l’ozono ha trovato largo impiego nel settore alimentare, sia per la disinfezione di superfici destinate al contatto, per la disinfestazione di derrate alimentari e legno (es. pallet), nonché per la ozonizzazione delle camere di stagionatura come per la stagionatura dei formaggi, in assenza di prodotti alimentari.

Gli studi e le applicazioni, anche in ambito medico, hanno dimostrato la sua attività antibatterica. Tuttavia, uno studio pubblicato dal Ministero della Salute ha portato alla luce alcuni svantaggi e pericoli per la salute umana. Lo studio mostra, infatti, potenziali effetti negativi sulle mucose oculari e sulle prime vie respiratorie, nonché un possibile peggioramento di alcune situazioni polmonari già compromesse.

SI RISCHIA TROPPO?

Bisogna fare presente che i trattamenti di sanificazione degli ambienti con l’ozono sono rischiosi se e quando applicati da personale senza competenza, formazione e addestramento.

Per l’applicazione di questi trattamenti si devono seguire procedure specifiche, per le quali è necessario affidarsi a professionisti, con personale addetto formato e qualificato.

È sempre meglio evitare i trattamenti di sanificazione tramite ozono fai-da-te, rischiosi per chi li applica e per chi vi entra in contatto.

OZONO E CORONAVIRUS

L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un rapporto, all’interno del quale ha elencato gli studi di efficacia dei disinfettanti sui coronavirus. È emerso che, nonostante una certa persistenza del coronavirus su alcune superfici, esso risulta essere molto sensibile ed efficacemente inattivabile tramite procedure di disinfezione standard e accessibili a tutti.

Tra le sostanze utilizzabili per l’inattivazione, quelle più efficaci sono:

  • alcol etilico al 62-71% V/V
  • perossido di idrogeno allo 0,5%
  • ipoclorito di sodio allo 0,1% cloro attivo per almeno 1 minuto

Altre sostanze si sono dimostrate meno efficaci.

All’interno dello stesso rapporto si sottolinea che, ad oggi, non si rilevano evidenze che dimostrino l’efficacia dell’ozono per la sanificazione di superfici contaminate da SARS-CoV-2.

Inoltre, sul sito del Ministero della Salute, è presente una sezione per la valutazione del Coronavirus e delle fake news correlate, tra le quali troviamo scritto:

“L’ozono sterilizza l’aria e gli ambienti e non mi fa infettare dal nuovo coronavirus

FALSO L’ozono non ha proprietà sterilizzanti propriamente dette.

Si tratta di una sostanza attualmente sottoposta a valutazione all’interno del Regolamento 528/2012 Biocidi, in attesa di essere autorizzata all’uso come biocida (disinfettante). Le sue proprietà, note in letteratura scientifica e già applicate in alcuni settori, non sono al momento sufficienti a garantirne l’adeguatezza dello specifico uso tecnologico come disinfettante, in quanto deve essere sottoposto a prove di efficacia e di sicurezza (potenziali effetti collaterali da scorretto uso o concentrazione inappropriata).”

Tuttavia, lo stesso paragrafo sottolinea che: 

“Rimane la possibilità di un uso per la sanificazione intesa come intervento di pulizia approfondita incluso in un contesto generale di ottimizzazione delle misure igieniche e microclimatiche, realizzato da parte di personale appositamente formato e adeguatamente protetto.”

CONCLUSIONI

Questo non esclude l’utilizzo di ozono per la disinfezione per il coronavirus, ma viene ribadito che non vi sono evidenze scientifiche che lo reputino necessario. Per la disinfezione degli ambienti contro il nuovo coronavirus, il Ministero della Salute e dall’ISS hanno definito le sostanze efficaci. I trattamenti alternativi possono essere utilizzati in aggiunta a quelli standard.

Si conferma e si ribadisce che, qualora vengano eseguiti trattamenti all’ozono, questi dovranno essere effettuati da parte di personale qualificato, adeguatamente protetto e, aggiungo, possibilmente eseguiti da aziende certificate.

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