PFAS: Opinione Efsa sull’esposizione di gruppo e nuovo limite

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EFSA aggiorna la questione PFAS pubblicando l’Opinion 2020.6223 relativa alla modifica dei limiti di esposizione e di sicurezza.

A inizio 2020 avevamo pubblicato un articolo relativo ai “PFAS: cosa sono e proposta EFSA per l’abbassamento del limite”

In seguito, EFSA ha atteso le proposte di modifica e le precisazioni degli Stati Membri e ha infine pubblicato, a settembre 2020, un’Opinion aggiornata su questo tema. Per precisazioni su quanto già affermato, si rimanda all’articolo citato.

PFAS, DOVE ERAVAMO RIMASTI

Le sostanze perfluoroalchiliche, o PFAS, sono composti organici prodotti dall’uomo, pertanto non presenti naturalmente nell’ambiente, contenenti una catena di carboni totalmente fluorurata e diversi gruppi funzionali. A causa della loro composizione chimica e molecolare, essi possiedono particolari proprietà chimico-fisiche, quali l’impermeabilità all’acqua e ai grassi e un’alta resistenza termica.

In sintesi, nel 2018 l’EFSA aveva pubblicato un’Opinion relativa ai due PFAS maggiormente frequenti, PFOS e PFOA, all’interno della quale definiva i limiti tollerabili di assunzione settimanale per ognuno di questi composti, sulla base degli effetti riscontrati e osservati nell’uomo. A febbraio 2020, l’Opinion pubblicata aveva disposto un limite settimanale tollerabile di 8 ng/kg di peso corporeo alla settimana per PFOA, PFNA, PFHxS e PFOS, sempre sulla base degli effetti osservati nell’uomo.

PFAS, VALUTAZIONE SCIENTIFICA

La Commissione Europea ha richiesto all’EFSA una valutazione scientifica sui rischi per la salute umana, legati alla presenza di PFAS negli alimenti. Il gruppo CONTAM dell’EFSA ha deciso di eseguire la valutazione per la somma dei seguenti PFAS:

  • acido perfluoroottanoico (PFOA),
  • perfluoroottano sulfonato (PFOS),
  • acido perfluorononanoico (PFNA),
  • e acido perfluoroesano sulfonico (PFHxS).

Il gruppo EFSA ha deciso di valutare i quattro PFAS come insieme, sulla base di effetti simili sugli animali, tossicocenetica paragonabile e per le concentrazioni osservate all’interno del sangue umano.

PFAS, QUALI NOVITÀ

La valutazione dell’EFSA ha mostrato dei risultati preoccupanti, in quanto ha potuto evidenziare una forte esposizione dell’uomo a queste sostanze, decisamente più alta per quanto concerne bambini e neonati, che mostravano esposizione anche doppia. Un altro dato preoccupante mostrato è la forte correlazione tra l’esposizione durante gravidanza e allattamento e la presenza di PFAS nei neonati.

Tra gli alimenti maggiormente responsabili di questa esposizione, la valutazione ha segnalato:

  • Pesce,
  • Frutta e prodotti a base di frutta e
  • Uova e prodotti a base di uova.

Inoltre, tra gli effetti più preoccupanti studiati, gli effetti sul sistema immunitario sono stati considerati i più critici per la valutazione del rischio. Infatti, gli esperti hanno visto che l’effetto maggiormente critico per la salute dell’uomo sia la ridotta risposta del sistema immunitario, in particolare alle vaccinazioni.

Poiché l’accumulo nel tempo è importante, è stata stabilita una nuova assunzione settimanale tollerabile pari a 4,4 ng / kg di peso corporeo a settimana. Questo limite protegge anche da altri potenziali effetti negativi osservati negli esseri umani. Sulla base dell’esposizione stimata, e dei livelli sierici riportati, il gruppo CONTAM ha concluso che una parte della popolazione europea supera questo limite.

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