SOSTENIBILITA’: FARM TO FORK, sistema alimentare sostenibile
La Commissione Europea, nell’ambito delle nuove strategie di sostenibilità, pubblica un documento tutto improntato sul futuro del sistema alimentare.
Il Green Deal Europeo è una strategia introdotta dall’UE per riuscire a fare dell’Europa il primo continente a impatto zero sul clima, nonché incrementare la sostenibilità dell’economia, migliorare la qualità della vita e la salute delle persone, mettere in evidenza la cura per l’ambiente.
Uno dei punti cruciali è la strategia Farm to Fork. L’idea di base è quella di creare sistemi alimentari più sostenibili e riconoscere il forte legame esistente tra salute delle persone, delle società e del pianeta.
Inoltre, il passaggio a economie più sostenibili può portare benefici sociali, ambientali, economici e sanitari, per permettere la ripresa da una crisi come quella che stiamo vivendo.
La pandemia COVID-19 ha evidenziato l’importanza di un sistema alimentare resiliente, che possa funzionare anche in situazioni di emergenza e che sia capace di garantire sufficienti scorte di cibo alle persone. La pandemia, tuttavia, è solo una delle minacce che ha colpito il nostro pianeta: estinzione di specie animali, squilibri degli ecosistemi, alluvioni, terremoti, incendi nelle foreste, ecc.
È necessario comprendere come stile di vita, ambiente e salute siano fortemente interconnessi. Basti pensare che la promozione di stili di vita sani, compresa la dieta, può portare sia a benefici diretti sulla salute del consumatore, ma anche benefici indiretti per l’ambiente e una riduzione dei costi correlati alla sanità.
Negli ultimi anni, inoltre, stiamo assistendo a una crescente attenzione da parte del consumatore per la propria salute, per l’ambiente e la sostenibilità, con una preferenza per gli alimenti freschi e a km 0. La transizione a un’economia sostenibile garantirà ai produttori di stare al passo con i tempi.
L’AMBIENTE
L’Europa è l’unico sistema agricolo che ha ridotto le emissioni dei gas a effetto serra di circa il 20% dal 1990. Tuttavia, tale riduzione non risulta essere omogenea tra gli stati membri. In aggiunta, il settore alimentare in tutti i suoi rami (produzione, retail, packaging, distribuzione, ecc.) risulta essere uno dei maggiori contributori all’emissione dei gas serra, il che lo rende uno dei fattori principali del cambiamento climatico. La legge sul clima ha definito l’obiettivo di ottenere un’Unione climaticamente neutra nel 2050.
L’obiettivo è assicurare un impatto ambientale neutrale o, ancor meglio, positivo, che preservi il terreno, che garantisca acqua fresca, che mitighi i cambiamenti del clima e che stravolga l’andamento di perdita della biodiversità.
LA DIETA
Un sistema alimentare sostenibile parte dalla dieta. Per far sì che i consumatori facciano scelte consapevoli, è necessario che siano disponibili pasti di qualità per ogni persona in ogni momento. Tutti devono avere accesso ad alimenti sufficienti, nutrienti e salutari, che mantengano alti livelli di qualità e che proteggano la salute delle piante e il benessere degli animali. Per molte persone, oggi, non è così.
Nonostante ciò, restano alte le percentuali di alimenti che vengono sprecate (circa il 20%) e cresce anche un altro fenomeno, l’obesità. Anche i regimi alimentari europei non sono in linea con le raccomandazioni; se lo fossero, l’impronta ambientale si ridurrebbe significativamente, oltre ad apportare benefici sulla salute dell’uomo.
L’ECONOMIA
La sostenibilità del sistema significa anche preservare l’accessibilità economica degli alimenti. L’obiettivo è far sì che gli alimenti più sostenibili a livello ambientale siano anche accessibili a livello economico.
Esistono diversi modelli di business sostenibile. Un esempio è il sequestro del carbonio da parte degli agricoltori, che utilizzano pratiche agricole per l’eliminazione della CO2 dall’atmosfera. Per promuovere queste pratiche, un’idea potrebbe essere quella di ricompensarle economicamente, per far sì che sempre più attività le applichino.
Dato l’alto numero di sostanze da rivalutare, come prima cosa ad ognuna hanno associato una classe di priorità, escludendo quelle per cui un LMS non risulta essere necessario, sulla base di fattori definiti.
LA SITUAZIONE ATTUALE: DOVE SI PUO’ INTERVENIRE
Il documento della commissione prende poi in considerazione una serie di argomenti, analizzando la situazione attuale e fornendo possibili soluzioni e/o alternative per garantire la sostenibilità delle produzioni alimentari
PESTICIDI CHIMICI
L’utilizzo di pesticidi chimici in agricoltura è un fattore di inquinamento di suolo, aria e acqua. La Commissione ha definito un indicatore di rischio armonizzato per quantificare la riduzione dei rischi connessi ai pesticidi, che negli ultimi 5 anni è stata del 20%.
La Commissione intraprenderà ulteriori misure che riducano, entro il 2030, l’utilizzo e il rischio dei pesticidi chimici del 50% e l’utilizzo dei pesticidi più pericolosi del 50%. Allo stesso tempo, per promuovere le alternative verranno intensificate le disposizioni in materia di difesa integrata per favorire l’utilizzo di tecniche alternative, quali la rotazione delle colture e il diserbo meccanico.
NUTRIENTI
Anche l’eccesso di nutrienti, quali il fosforo e l’azoto nell’ambiente, dovuto alla difficoltà di assorbimento da parte delle piante, contribuisce all’inquinamento di suolo, aria e acqua e, inoltre, ha un impatto negativo sulla biodiversità e sul clima. L’intervento della Commissione verterà sulla riduzione delle perdite di nutrienti di almeno il 50%, senza che vi sia deterioramento del suolo. Allo stesso tempo, ridurre l’utilizzo dei fertilizzanti di almeno il 20% entro il 2030. Questo potrà essere raggiunto attraverso l’applicazione della normativa in materia di ambiente e clima, fertilizzazione bilanciata e gestione dei nutrienti, in collaborazione con gli Stati membri.
GAS A EFFETTO SERRA
Si fa presente che il settore agricolo è responsabile del 10,3% delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE. Il 70% delle emissioni proviene dall’allevamento, principalmente gas a effetto serra diversi dalla CO2, per il quale viene utilizzato il 68% della superficie agricola totale. Come misura di riduzione dell’impatto ambientale correlato alla produzione animale, la Commissione propone di sostenere metodologie di allevamento più sostenibili e innovativi, agevolando l’utilizzo di mangimi sostenibili, materie prime alternative, ecc.
RESISTENZA ANTIMICROBICA
La resistenza antimicrobica ogni anno causa 33000 vittime nell’UE, generando notevoli costi sanitari. La Commissione intraprenderà azioni per ridurre del 50% le vendite nell’UE di antimicrobici entro il 2030.
BENESSERE DEGLI ANIMALI E SALUTE DELLE PIANTE
Il miglioramento del benessere degli animali ha un impatto diretto sulla salute degli animali, ma anche sulla qualità degli alimenti e una necessità inferiore di medicinali. La Commissione riesaminerà la normativa in materia di benessere sugli animali, compreso trasporto e macellazione, per allinearla ai dati scientifici recenti. I cambiamenti climatici hanno causato e causano minacce per la salute delle piante. L’obiettivo è quello di migliorare la protezione delle piante dalle malattie e dagli organismi nocivi emergenti, attraverso tecniche innovative che aumentino la sostenibilità, garantiscano la sicurezza per il consumatore e per l’ambiente e siano vantaggiosi su un piano economico.
AGRICOLTURA BIOLOGICA
Il mercato del bio è in continua crescita, ha effetti positivi anche sulla biodiversità e i consumatori ne riconoscono il valore. L’obiettivo è quello di investire almeno il 25% della superficie agricola dell’UE ad agricoltura biologica entro il 2030.
ALTRI OBIETTIVI
Garantire la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari, anche in tempi di crisi, come quello che stiamo vivendo durante questo Covid-19. La Commissione dovrà valutare l’attuare resilienza del sistema alimentare e svilupperà piani di emergenza da attuare in tempi di crisi;
Stimolare pratiche sostenibili nei settori della trasformazione alimentare, del commercio all’ingrosso e al dettaglio, alberghiero e dei servizi di ristorazione. A tal fine la Commissione:
- Elaborerà un codice di condotta comune per l’UE, sulle pratiche commerciali e di marketing,
- Revisionerà la normativa sui Materiali a Contatto con gli Alimenti, riducendo le sostanze pericolose e sostenendo l’impiego di soluzioni innovative e sostenibili (es. materiali ecologici, riciclabili)
- Riesaminerà le norme di commercializzazione per rafforzare la sostenibilità e consoliderà il quadro legislativo sulle indicazioni geografiche
Ridurre gli sprechi alimentari, punto cruciale della strategia di sostenibilità. Ridurre gli sprechi ha come conseguenza il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari, il risparmio per operatori e consumatori.
Combattere le frodi lungo la filiera alimentare. Le frodi alimentari traggono in inganno i consumatori, rischiano di pregiudicare la sicurezza degli alimenti, le pratiche commerciali leali e il mercato unico. La Commissione intensificherà la lotta alle frodi, applicando misure più severe e controlli migliori sulle importazioni.
CONCLUSIONI
L’obiettivo finale di questa strategia è rendere il sistema alimentare dell’UE uno standard in materia di sostenibilità globale. È necessario che si agisca in modo collettiva e che vengano coinvolte tutte le autorità a tutti i livelli per cercare di conciliare il sistema alimentare con le necessità del pianeta e rispondere alla richiesta degli europei di alimenti sani e sostenibili.

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