Ftalati, protocollo per la valutazione dell’esposizione
La Commissione europea chiede a EFSA di valutare il rischio per la salute derivato dalla migrazione dai MOCA di ftalati e sostanze plastificanti
La Commissione europea ha chiesto a EFSA di ri-valutare i rischi per la salute pubblica correlata alla presenza di plastificanti come gli ftalati, sostanze strutturalmente simili e sostanze sostitutive, come conseguenza della migrazione da Materiali e Oggetti destinati al Contatto con gli Alimenti (MOCA).
Ftalati: cosa sono
Gli ftalati sono sostanze chimiche utilizzate per plastificare alcuni materiali di uso comune nei settori industriali. Tra questi anche diversi Materiali e Oggetti destinati al Contatto con gli Alimenti, come il PVC.
Nel 2019 EFSA ha pubblicato un parere scientifico relativo a cinque ftalati autorizzati per l’uso nei materiali a contatto. In particolare, relativamente a:
- Di-butilftalato (DBP) – FCM n. 157;
- Butil-benzil-ftalato (BBP) – FCM n. 159;
- Bis(2-etilesil) ftalato (DEHP) – FCM n. 283;
- Di-isononilftalato (DINP) – FCM n. 728;
- Di-isodecilftalato (DIDP) – FCM n. 729.
Il parere scientifico del 2019 aveva concluso che non sembravano esserci rischi per la salute umana secondo i livelli di esposizione alle sostanze da fonti alimentari. Tuttavia, il parere aveva evidenziato lacune e carenze negli studi eseguiti e aveva così definito un limite di assunzione giornaliera tollerabile in via temporanea, in attesa di ulteriori studi in merito.
È dunque necessario approfondire gli studi in modo da coprire eventuali carenze nei dati di valutazione di potenziali rischi per la salute causati da questi ftalati che, attraverso i MOCA, possiamo trovare negli alimenti.
Il campo di applicazione dello studio ha, inoltre, introdotto altri materiali diversi dagli ftalati, utilizzati per lo stesso scopo. Di ulteriore importanza è l’utilizzo e la presenza di questi plastificanti, ftalati e sostanze sostitutive, in materiali diversi dalla plastica, come, ad esempio, le gomme.
Protocollo in due parti
La richiesta è anche quella di pubblicare un protocollo diviso in due parti, nella cui prima parte valutare l’esposizione dei consumatori dell’UE a tali sostanze plastificanti.
Un’altra parte di lavoro prevedrà il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- Identificazione e assegnazione di priorità delle sostanze plastificanti utilizzate nei MOCA;
- Stabilire protocolli di valutazione del pericolo per queste sostanze (specialmente quelle prioritarie);
- Stabilire richieste di dati e altre informazioni sulla presenza delle sostanze.
Scopo del protocollo è descrivere come le tre principali questioni verranno affrontate:
- L’esposizione totale raggiunta con la sola dieta;
- L’esposizione raggiunta attraverso la migrazione dai MOCA;
- L’esposizione totale di entrambe (dieta e MOCA) nei diversi gruppi di popolazione e classi di età.
Identificare e definire le priorità per la valutazione del rischio
Il Panel EFSA sui Materiali destinati al contatto alimentare ha ri-valutato, così come richiesto dalla Commissione europea, i rischi per la salute pubblica potenzialmente causati dalla presenza di plastificanti, ftalati e sostanze similari.
Le sostanze incluse in questa valutazione sono state identificate utilizzando diverse banche dati, come l’inventario PLASI di ECHA, i regolamenti sulle plastiche e le direttive sui film di cellulosa rigenerata, nonché tramite consultazioni con gli Stati Membri. Hanno avuto priorità le sostanze autorizzate per i MOCA a livello europeo o nazionale.
È stato creato anche un gruppo di sostanze escluse, che comprende quelle classificate sia come cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione, sia quelle risultate interferenti endocrini, tossiche e che portano al bioaccumulo.
Priorità delle sostanze
Avevamo già introdotto l’argomento fatlati in un precedente articolo pubblicato, che citiamo.
FTALATI: aperta consultazione pubblica del Comitato EFSA
In particolare, nell’articolo abbiamo identificato l’ordine di priorità con cui le sostanze vengono valutate.
L’ordine di priorità è legato alla data di ultima valutazione del rischio MOCA a cui una sostanza risulta essere stata sottoposta.
ALTA PRIORITÀ: sostanze valutate in data precedente al 2001;
MEDIA PRIORITÀ: sostanze valutate tra il 2001 e il 2011;
BASSA PRIORITÀ: sostanze sottoposte a valutazione dopo il 2011.

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