Produzione con metodo biologico, pubblicato il DDL 988-B

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Il Senato ha approvato il DDL 988-B, che definisce le disposizioni per la tutela e lo sviluppo della produzione con metodo biologico agroalimentare, agricola e dell'acquacoltura

Il disegno di legge 988-B relativo alla produzione con metodo biologico è stato approvato dal Senato il 2 marzo 2022.

Il DDL sembra essere una ovvia conseguenza delle premesse e delle richieste avanzate dal Green Deal europeo. Le disposizioni presenti nel presente disegno di legge contribuiranno a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e conformemente alla normativa europea e nazionale di settore.

Come avevamo già accennato in un precedente articolo “Produzione biologica e Green Deal europeo” la produzione con metodo biologico risulta essere uno dei punti cardine per l’ottenimento di sistemi alimentari sostenibili, per il contrasto ai cambiamenti climatici, per la protezione dell’ambiente e delle biodiversità.

Il Disegno di Legge n. 988-B, “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”, vuole rispondere ai punti principali indicati nel piano d’azione del Green Deal, che ricordiamo essere:

  • Promozione della produzione biologica e del logo;
  • Aumento di mense a base di prodotti biologici;
  • Maggiore distribuzione nelle scuole di prodotti bio;
  • Prevenzione delle frodi alimentari e aumento della fiducia nei consumatori (lotta alle frodi, migliore cooperazione con le autorità, misure più stringenti per contrastare le pratiche fraudolente, migliore informazione al consumatore);
  • Miglioramento della tracciabilità.
Produzione metodo biologico_1

IL DDL IN PUNTI

OGGETTO E SCOPO DEL DDL 988-B

Il disegno di legge pubblicato per il settore della produzione con metodo biologico disciplina diversi aspetti del bio, tra cui:

  • Le autorità sia nazionali che locali, compresi gli organismi competenti;
  • I distretti biologici e l’organizzazione della filiera e del mercato;
  • Azioni amministrative e finanziarie di tutela, promozione e sviluppo della produzione con metodo biologico;
  • Promozione della ricerca e di iniziative di comunicazione, campagne di informazione;
  • Incentivi alla diffusione della ristorazione collettiva con metodo biologico;
  • Utilizzo di un logo o marchio nazionale che identifichi immediatamente i prodotti ottenuti con metodo biologico e realizzati con materie prime coltivate o allevate in Italia.

PRODUZIONE BIOLOGICA

Ma cosa si intende per produzione con metodo biologico?

Il DDL riporta una sua definizione, in particolare definisce la produzione biologica come un sistema di gestione dell’azienda agricola e alimentare che si basa sull’interazione tra le prassi migliori in materia ambientale, azioni per il clima, salvaguardia delle risorse naturali, nonché l’applicazione di norme rigorose di produzione. Queste norme vogliono garantire la qualità e la sicurezza alimentare dei prodotti, il benessere degli animali, la tutela dell’ambiente, delle biodiversità e degli ecosistemi. Ha come obiettivo, infine, la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra.

MARCHIO BIOLOGICO ITALIANO

Il DDL istituisce il marchio biologico italiano, che contraddistingue i prodotti biologici ottenuti da materie prime italiane e accompagnato dalla dicitura “Biologico italiano”.

Il marchio può essere ottenuto su base volontaria ed è di proprietà esclusiva del Ministero.

Dovrà essere emanato un decreto del Ministro attraverso il quale verranno definite le condizioni e le modalità di attribuzione e ottenimento del marchio.

RICERCA, SVILUPPO E FINANZIAMENTI PER LA PRODUZIONE CON METODO BIOLOGICO

È prevista la pubblicazione di un Piano di azione nazionale per la produzione con metodo biologico, adottato a cadenza triennale, che prevede diversi interventi di sviluppo e sostegno della produzione biologica nel nostro Paese.

Gli obiettivi di questo piano sono molteplici e puntano a soddisfare i requisiti del piano d’azione del Green Deal europeo. Infatti, tra gli interventi previsti troviamo:

  • Favorire la conversione al metodo biologico di imprese convenzionali;
  • Incentivare il consumo di prodotti biologici, sia nel privato, sia per quanto riguarda la ristorazione collettiva (es. mense);
  • Monitorare l’andamento del settore biologico e riportare i dati per diffondere informazioni rilevanti;
  • Sostenere e incentivare i distretti biologici;
  • Migliorare i controlli e implementare i sistemi di certificazione, in modo da garantire la qualità dei prodotti biologici. Migliorare e incentivare l’utilizzo di sistemi informatici;
  • Promuovere la tracciabilità dei prodotti biologici.

A tale scopo, verrà attivato un Fondo per lo sviluppo della produzione con metodo biologico, che finanzierà le iniziative di supporto e promozione del settore. Inoltre, lo Stato sosterrà la ricerca grazie alla promozione di corsi e percorsi di formazione, nonché interventi per la ricerca nel settore.

Produzione metodo biologico_2

DISTRETTI BIOLOGICI

Il DDL 988-B incentiva e sostiene la presenza dei cosiddetti DISTRETTI BIOLOGICI.

L’articolo 13 del D.lgs. 18 maggio 2001, n. 228 li inseriva tra i cosiddetti distretti del cibo, definendo i distretti biologici come: “territori per i quali agricoltori biologici, trasformatori, associazioni di consumatori o enti locali abbiano stipulato e sottoscritto protocolli per la diffusione del metodo biologico di coltivazione, per la sua divulgazione nonché per il sostegno e la valorizzazione della gestione sostenibile anche di attività diverse dall’agricoltura. Nelle regioni che abbiano adottato una normativa specifica in materia di biodistretti o distretti biologici si applicano le definizioni stabilite dalla medesima normativa.”

Il DDL 988-B inserisce in questa categoria anche sistemi produttivi locali, interprovinciali e interregionali, prettamente agricoli, nei quali siano preponderanti le attività (coltivazione, allevamento, preparazione) legate a prodotti biologici, in conformità con la legislazione in materia, nonché produzione primaria biologica in aree comprendenti più comuni.

Tra le altre caratteristiche che contraddistinguono i distretti biologici troviamo:

  • Integrazione cin altre attività economiche presenti nel distretto;
  • Presenza di aree paesaggistiche rilevanti (es. aree protette);
  • Limitato utilizzo di prodotti chimici e fitosanitari, anche per la gestione delle aree pubbliche e delle strade. All’interno dei distretti biologici, anche gli agricoltori convenzionali devono adottare tutte le migliori prassi per evitare l’inquinamento anche accidentale della produzione con metodo biologico.

L’importanza di tutelare il territorio, le biodiversità, il clima, la salute umana è ormai chiara. Gli obiettivi di sostenibilità ambientale potranno essere raggiunti solo se verranno rispettate le indicazioni del Green Deal europeo. Questo DDL aiuta a sostenere e raggiungere questi obiettivi.  Anche l’aumento dei consumi dei prodotti biologici sottolinea che questo settore è in continua espansione e il sostegno legislativo è fondamentale per regolarlo, supportarlo e incentivarlo.

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