PUBBLICATO IL REPORT 2019 SUI RESIDUI DI FARMACI VETERINARI

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Pubblicato il report per il 2019 sui risultati del monitoraggio dei residui di farmaci veterinari e di altre sostanze negli animali vivi e nei prodotti di origine animale

Il report, pubblicato il 24 marzo 2021, riassume i dati di monitoraggio raccolti nel 2019 e relativi alla presenza di residui di farmaci veterinari e sulle sostanze presenti negli animali vivi e prodotti animali nell’Unione europea, Islanda e Norvegia.

La presenza di sostanze vietate o sostanze autorizzate ma in quantità superiori ai limiti, compresi i contaminanti chimici e i farmaci veterinari può causare danni e rappresentare un rischio per la salute pubblica.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Per tutelare la salute pubblica e garantire la sicurezza degli animali, delle piante, degli alimenti e dei mangimi il quadro legislativo dell’UE definisce i limiti massimi relativi a queste potenziali sostanze nella filiera alimentare. La normativa di riferimento per il report EFSA sui farmaci veterinari comprende:

  1. REGOLAMENTO (UE) N. 37/2010 DELLA COMMISSIONE del 22 dicembre 2009 concernente le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui negli alimenti di origine animale
  2. REGOLAMENTO (CE) N. 396/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 febbraio 2005 concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio
  3. REGOLAMENTO (CE) N. 1881/2006 DELLA COMMISSIONE, del 19 dicembre 2006, che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari
  4. DIRETTIVA 96/23/CE DEL CONSIGLIO, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti e che abroga le direttive 85/358/CEE e 86/469/CEE e le decisioni 89/187/CEE e 91/664/CEE. Provvedimento abrogato da Regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari.
  5. 97/747/CE: DECISIONE DELLA COMMISSIONE DEL 27 OTTOBRE 1997 che fissa i livelli e le frequenze di prelievo di campioni, previsti dalla direttiva 96/23/CE del Consiglio, per il controllo di talune sostanze e dei loro residui in alcuni prodotti di origine animale (stabilisce i livelli e le frequenze di campionamento per alcuni prodotti animali).

CAMPIONI RACCOLTI

Il numero di campioni raccolti e riportati alla Commissione europea da parte di 27 dei 28 Stati ha raggiunto il numero di 671.642.

I campioni raccolti consistevano di campioni mirati, campioni sospetti e segnalati ai sensi della direttiva 96/23/CE, campioni raccolti all’importazione e campioni raccolti nel quadro di programmi nazionali di controllo e monitoraggio dei residui di farmaci veterinari.

In generale, i dati riportano che la maggior parte dei Paesi hanno rispettato i requisiti minimi relativi alle frequenze di campionamento, così come stabiliti dalla legislazione.

I RISULTATI

I dati evidenziano che la percentuale di campioni risultati non conformi alle analisi di campionamento nel 2019 risulta comparabile alle percentuali raccolte negli 11 anni precedenti, dati percentuali che andavano dallo 0,25% allo 0,37%. Infatti, sono stati rilevati 1191 campioni non conformi (o,32%) sui 368, 594 campioni mirati raccolti (sui quali si è, infatti, focalizzato il report)

Confrontando i dati degli anni passati, nel 2019 la frequenza delle non conformità è risultata di poco superiore per alcune sostanze.

È stato evidenziato un leggero aumento delle non conformità per agenti antitiroidei (0,58%) e steroidi (bovini (0,51%), suini (0,45%), pollame (0,18%) e ovini e caprini (5,23%).)

Per quanto riguarda le sostanze chimiche, la percentuale di non conformità è risultata maggiore del 2018 ma inferiore al 2017.

Non conformità in diminuzione rispetto al biennio precedente per lattoni dell’acido resorcilico (0,11%), sostanze proibite (0,01%), di cui cloramfenicolo (n = 8), nitrofurani (n = 1) e nitroimidazoli (n = 7); antibatterici (0,14%), anticoccidici (0,05%) e coloranti.

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