RACCOLTA PLASTICA, RISULTATI 2020 DELLA RELAZIONE COREPLA
Dati incoraggianti per quanto riguarda la corretta raccolta della plastica da parte dei consumatori anche per l’anno 2020, relazione COREPLA
Il COREPLA, Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, ha pubblicato i dati raccolti per l’anno 2020, relativi ai numeri sulla raccolta differenziata della plastica da parte dei consumatori.
RELAZIONE COREPLA SULLA GESTIONE 2020
Il 2020 ha visto l’economia fortemente stressata dalla pandemia COVID-19, che ha portato, in molti casi a riduzioni o blocchi di interi settori economici, in particolare per quanto riguarda settori non essenziali, e lockdown diffusi. L’economia italiana ha visto un crollo importante del proprio PIL, dovuto sia al blocco delle attività Nazionali, sia al rallentamento e blocco delle attività di esportazione, specialmente in Europa.
GLI IMBALLAGGI IMMESSI
Il settore della plastica ha resistito grazie all’aumento di prodotti per la detergenza e disinfezione, nonché all’aumento dei prodotti alimentari confezionati. Tuttavia, per l’anno 2020, COREPLA registra una leggera contrazione per quanto riguarda gli imballaggi immessi al consumo in Italia, stimato in 2198 kt/annui, che rappresentano un -5,1% rispetto all’anno precedente e così suddivisi:
- 43% imballaggi flessibili
- 57% imballaggi rigidi
Di questi, i polimeri maggiormente diffusi sono stati: Polietilene principalmente per l’imballaggio flessibile, PET (Polietilene tereftalato) e Polipropilene per quello rigido.
Una buona crescita si è registrata anche per il consumo di biopolimeri, soprattutto polimeri da amido.

LEGISLAZIONE PER LA SOSTENIBILITA’
Nelle scorse settimane, molti articoli pubblicati hanno riguardato il Green Deal europeo. Questa strategia è stata introdotta dall’UE per riuscire a fare dell’Europa il primo continente a impatto zero sul clima, incrementare la sostenibilità dell’economia, migliorare la qualità della vita e la salute delle persone, mettere in evidenza la cura per l’ambiente.
Proprio nell’ottica di sostenibilità ambientale, nel 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il testo della Direttiva UE 2019/904, riguardante la riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, o Direttiva SUP (Single Use Plastics), che impone divieti e restrizioni alla vendita di alcuni prodotti di plastica monouso.
Direttiva UE 2019/904 del 5 giugno 2019
LEGISLAZIONE SUI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO
Un supporto legislativo importante è venuto proprio dalla pubblicazione di una normativa relativa ai rifiuti di imballaggio, il Decreto Legislativo 3 settembre 2020, n. 116.
All’interno del decreto viene sottolineata l’idea di evitare o ridurre il più possibile la produzione stessa di rifiuti, incoraggiando la progettazione e fabbricazione di materiali efficienti, incoraggiandone il riutilizzo, ecc.
L’art. 1 del decreto modifica il D.lgs. 3 aprile 2006, n.152, Parte IV Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati – Titolo I Gestione dei rifiuti – Capo I Disposizioni generali. Tra le altre modifiche, vi è quella dell’articolo 180 – Prevenzione della produzione di rifiuti.
Fatte salve le misure già in essere, il Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti comprende misure che:
g) riducono la produzione di rifiuti alimentari nella produzione primaria, nella trasformazione e nella fabbricazione, nella vendita e in altre forme di distribuzione degli alimenti, nei ristoranti e nei servizi di ristorazione, nonché’ nei nuclei domestici come contributo all’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite di ridurre del 50 per cento i rifiuti alimentari globali pro capite a livello di vendita al dettaglio e di consumatori e di ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento entro il 2030. Il Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti comprende una specifica sezione dedicata al Programma di prevenzione dei rifiuti alimentari che favorisce l’impiego degli strumenti delle misure finalizzate alla riduzione degli sprechi secondo le disposizioni di cui alla legge 19 agosto 2016, n. 166;

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA, RISULTATI ITALIANI
L’anno 2020 ha visto la raccolta differenziata, conferita ai Centri di selezione, compresa quella di competenza dei Sistemi autonomi, di ben 1.433.203 tonnellate di rifiuti.
Questo dato è in aumento rispetto al 2019, con una crescita del 4% circa. Per il 90,6% la raccolta è composta da imballaggi in plastica (1.298.613 tonnellate).
Un dato molto interessante da analizzare è che i numeri relativi alla raccolta differenziata delle singole regioni si stanno avvicinando ai dati medi nazionali, il che indica un sempre minor divario tra le diverse regioni e il loro atteggiamento nei confronti dei rifiuti. La media nazionale si attesta al 23,7 kg/ab/anno.
Tra le regioni che differenziano maggiormente troviamo:
- Valle d’Aosta (34,1 kg/ab/anno)
- Umbria (33,1 kg/ab/anno)
- Sardegna (32 kg/ab/anno)
Sopra la media nazionale, anche Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Campania, Piemonte e Abruzzo.
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